Musical Mirror
philosophical and poetic thoughts on music
TRA SIAE E SOUNDREEF
Quali sarebbero gli effetti derivanti, per i lavoratori, di una guerra intestina ed apertamente dichiarata tra i sindacati?
Non è un caso che le forze sindacali spesso uniscano i propri numeri per avere un maggiore impatto sulle proteste e sulle rivendicazioni sociali, pensiamo a CIGL-CISL-UIL che arrivarono anche a formare una federazione.
Quale incredibile guazzabuglio sarebbe se anziché unire le forze per la difesa dei lavoratori, questi tre sindacati, cominciassero una battaglia legale tra di loro dimenticando completamente la difesa dei lavoratori?
Non solo risulterebbe essere uno scenario grottesco ma soprattutto sarebbe incivile ed irrispettoso rispetto ad anni di lotte sociali e lontanissimo dal concetto di welfare.
Eppure senza destare meraviglia è esattamente questa la condizione che vivono migliaia di autori, compositori e creatori.
La loro tutela rasenta lo zero assoluto, mentre la battaglia tra Siae e Soundreef infiamma le testate giornalistiche a cadenza praticamente mensile.
In una situazione in cui ci sarebbe tanto da fare, ricordiamo che i lavoratori digitali non hanno praticamente nessun diritto, Siae&Soundreef continuano a colpi di righello una lotta epica destinata all’automisurazione della propria forza.
Da una parte l’invincibile armata Siae che si comporta come se i migliaia di autori iscritti ad un’altra società di collecting fossero solamente una mosca da schiacciare;
dall’altra Soundreef che si erge a paladino della giustizia senza macchia ma che in realtà dopo soli pochi anni di attività può rivaleggiare con il colosso nazionale in quanto a scaltrezza.
Non rimaniamo però nel vago, passando ad un esempio pratico, che in parte può farci capire come questa disorganizzazione sia dannosa per autori, teatri e organizzatori di eventi.
Spesso capita nel mio lavoro di eseguire brani durante spettacoli teatrali, ho composto circa trenta colonne sonore dall’inizio della mia carriera di compositore, cominciata proprio con un spettacolo teatrale.
Il mio compito essendo un iscritto soundreef, sarebbe quello di inviare il borderò con l’elenco dei brani da 10 giorni prima dello spettacolo.
Rispetto tutte le volte questa pratica, ed ecco che parte uno strano walzer delle telefonate.
Il Teatro o l’organizzatore mi chiama dicendo che loro hanno sempre pagato la Siae, io metto in luce che la mia musica non è tutelata da Siae ma da Soundreef e che sono iscritto ad un’altra società di collecting.
L’organizzatore chiama la Siae e nella maggior parte dei casi viene minacciato di multa in caso di mancato pagamento Siae, cosa che potrebbe fare anche Soundreef insieme a Lea (Liberi Autori ed Editori) ma non conosco nessun caso di multa Soundreef o riscossione Lea.
L’organizzatore a questo punto chiama LEA che lavora per Soundreef (a cui manca un call center diretto) e scopre che dovrà pagare un doppio borderò, solitamente a questo punto ricevo una telefonata incredula da parte da chi si occupa dell'organizzazione dello spettacolo.
L’organizzatore, solitamente, allora decide di pagare la Siae come sempre ha fatto, non tenendo conto che il catalogo eseguito si trovi sotto la tutela di Soundreef, ma per sentirsi in regola mi nomina direttore di esecuzione sul sito della Siae, così da trovarmi per la seconda volta impegnato nella compilazione di un nuovo borderò.
Inoltre, sempre per esperienza personale, non ho mai visto un euro dai borderò Siae nel mio rendiconto Soundreef.
Questo articolo vuole esclusivamente mettere in luce quella che è una esperienza personale e spero non rappresenti la normalità, è scritto con lo scopo di condividere e di non far sentire solo chi ha le stesse problematiche.
L’impressione, però, è quella che entrambe le società di collecting pensino principalmente al loro tornaconto, andando a tutelare esclusivamente chi non ha bisogno di tutela, privilegiando le grandi realtà discografiche e affossando con la loro noncuranza archivi sonori di realtà indipendenti che potrebbero divenire in futuro grande fonte di guadagno per le stesse società se tutelate adeguatamente.